PROGETTO
INTERCULTURA IN SCENA
Lo scambio, l’incontro in teatro, la proposta di percorsi interculturali nasce sia per coinvolgere gli alunni di diverse nazionalità presenti nelle classi, in quanto risorsa, nella quale la scuola italiana può trovare l’impulso per rimettere in gioco se stessa, ridisegnando il proprio ruolo in una società in movimento, sia per combattere stereotipi e pregiudizi che possono essere radicati nella cultura del nostro paese.
“Intercultura in Scena” è pensato come un viaggio attraverso le differenze, capace di far acquisire agli studenti la consapevolezza delle nostre reazioni, degli atteggiamenti più comuni e ricorrenti che assumiamo al momento dell’incontro con l’altro da noi. Partendo dagli stereotipi si lavora per fare affiorare i meccanismi che stanno alla base della pratica della discriminazione e del capro espiatorio, entrambi conseguenze del pregiudizio. L’incontro tra diverse culture porta al “relativismo culturale”, cioè alla presa di coscienza che per interpretare la realtà serve l’interazione dinamica e costruttiva di molteplici sguardi.
Il progetto viene realizzato durante l’intero ciclo della Scuola Primaria sia all’interno delle classi che nei centri di aggregazione.
L’ufficio Pastorale Migrantes della Diocesi di Massa Carrara — Pontremoli dal 2000, grazie al supporto dell’associazione Casa di Betania, opera nel settore dell’integrazione culturale, ottenendo numerosi risultati positivi, che giustificano la prosecuzione del progetto: i bambini maturano una maggior sensibilità e sviluppano una conoscenza approfondita dei termini legati all’immigrazione; risultano più attenti alla comunicazione giornalistica; riconoscono gli stereotipi; sono estremamente ricettivi nei messaggi delle piece teatrali. Quest’anno in particolare ci apprestiamo al quinto anno di lavoro con tre classi della scuola Primaria. L’obiettivo è quello di incrementare le classi in cui svolgere l’attività laboratoriale e di creare maggior sinergie tra le classi che già hanno preso parte al progetto.
Attori del progetto e ripartizione delle responsabilità organizzative
Il progetto è realizzato dall’ufficio Migrantes Diocesano di Massa Carrara e si avvale della collaborazione dell’ Ass. Casa di Betania.
L’esperienza teatrale promossa a scuola, pensata per i momenti ludici, è capace di ottenere ottimi risultati per far acquisire al discente la capacità di comprendere il linguaggio simbolico, per imparare a manipolare segni e gesti e per apprendere l’importanza della diversità.
La drammatizzazione consente di “mettere in scena” i conflitti ed elaborarli, di impersonare punti di vista diversi, di rendere protagonisti allievi con problemi di lingua e inserimento, di valorizzare tutte le esperienze.
Attraverso il teatro, il bambino ha mille possibilità, per affermare la sua personalità, parlare col corpo e con la bocca, per imparare a confrontarsi con la platea e superare la normale difficoltà che, generalmente, colui che cresce ha nell’apparire. Il teatro è infine un metodo capace di portare ad una maggior conoscenza di sé e all’immedesimazione con la vita dell’altro, che avviene quando gli studenti sono chiamati ad interpretare parti differenti. I laboratori di Intercultura in scena, al fine di trasmettere in modo efficace i temi trattati agli studenti, sono suddivisi per fascia di età:
Classe Prima
Alla scoperta del mondo con topo Geronimo! L’esperienza teatrale consentirà agli studenti di confrontarsi con le usanze, la religione e le culture dei diversi paesi.
Classe Seconda
Giannarè principe del pianeta Gioiele, alla riconquista dei colori! Cosa accadrebbe se un mostro rubasse tutti i colori e li sostituisse con una tonalità di grigio? Il laboratorio, volto a sensibilizzare lo scambio interculturale, guiderà gli studenti in un viaggio magico intorno alla terra ricca di colori, bellezze artistiche e culture diverse
Classe Terza
I colori di tutto il mondo! Uggioso, paese lontano, è caratterizzato da due colori: grigio e bianco. Gli studenti, grazie all’immedesimazione con i bambini di Uggioso, saranno accompagnati dall’operatore alla scoperta delle musiche delle altre terre e delle loro culture…esperienza che riporterà colore al paese nuvoloso e grigio.
Classe Quarta
Nuvolesi e Vulcanesi, Due popoli si incontrano! Mangiare il pomo doro o venerarlo come una divinità? Questa è una delle differenze culturali dei due popoli che, un giorno si mettono in cammino per scoprire cosa c’è nell’altro pianeta. Alla fine del viaggio i due popoli si incontrano e scontrano, una serie di incomprensioni li porta a litigare e a ingaggiare una lotta. Grazie al laboratorio gli studenti capiranno quanto siano importanti le diversità, una vera e propria ricchezza per gli altri popoli.
Classe Quinta
Il Cassettone. Un vecchio cassettone rimasto li per anni, nell’aula dei computer racchiude vecchi ricordi. I ragazzi lo aprano e trovano articoli e vecchi filmati, storie delle migrazioni italiane nel mondo in particolare tratte dalla storia dei popoli toscani: lunigianesi e lucchesi. La rappresentazione parte dall’emigrazione italiana per evidenziare il carattere universale della mobilità umana. Si mettono in evidenza le difficoltà incontrate dai migranti italiani: diffidenza, paura e che attraverso la conoscenza, il confronto si può arrivare ad una convivenza di pace e solidarietà.
Gli obiettivi generali del progetto sono:
accrescere la consapevolezza della cittadinanza rispetto a una tematica di cruciale importanza, la convivenza di diverse culture facendo in un progetto culture, abilità, storie, lingue diverse; Migliorare l’accoglienza e l’interazione con gli allievi di altre etnie e culture, abilità, storie e lingue diverse; Mettere in comunicazione diretta scuola e società
Gli obiettivi specifici sono:
introdurre metodologie attive di apprendimento per rendere più motivati e maggiormente protagonisti gli allievi; Aumentare la competenza nel linguaggio teatrale ed anche musicale di alunni e insegnanti; Creare condizioni di accoglienza degli alunni “diversi”
Da diversi anni il Progetto è richiesto nelle classi Primarie di Massa Carrara. L’obiettivo è quello di continuare i laboratori e incrementare il numero di studenti incontrati, soprattutto dopo lo stop dettato dalla pandemia.
Negli anni i risultati riscontrati, che ci proponiamo di raggiungere nuovamente sono: maggior sensibilità alle tematiche dell’immigrazione; maggior attenzione alla comunicazione giornalistica; riconoscimento di stereotipi e pregiudizi; immedesimazione, grazie alle performance teatrale, delle situazioni vissute dall’altro da noi; capacità di confrontarsi con i coetanei con rispetto e assertività.
Il progetto si articola in due fasi:
Prima fase
attività di programmazione e valutazione con gli insegnanti.
Prevede l’attuazione nelle scuole aderenti, di percorsi formativi che intreccino l’apprendimento del linguaggio teatrale alla tematica interculturale. L’intervento si svilupperà per tutte le fasi di realizzazione del progetto: Acquisizione e/o approfondimento di conoscenze, competenze e consapevolezza sul tema dell’Intercultura Individuazione e assunzione di una tematica di lavoro Trasformazione del tema in un
progetto teatrale
Seconda fase
Prevede l’organizzazione e la realizzazione di una rassegna teatrale che presenti alla cittadinanza gli spettacoli delle scuole sul tema dell’Intercultura. Questa fase non rappresenta solo un momento di verifica dei percorsi effettuati in aula, ma dà e ai ragazzi la possibilità concreta di sperimentare la “sfida” del momento dello spettacolo, in cui rappresenteranno i risultati di un percorso di crescita, di apprendimento e di (ri) scoperta di se.

